domenica 11 novembre 2012

Bernard Friot, un pomeriggio a testa in giù

pomeriggio bello e divertente, quello di ieri, prima del temporalùn, della pioggia a catinelle senza nubi a pecorelle, senza una cosa che comincia con "l" (Ah, Buzzati!), con risate a crepapelle, con le libraie e le editrici più belle, con mondi quadrati e rotondi, con pensieri profondi, con ragazzi e bambini, con accenti ballerini...

Sintesi

Bernard Friot
 Luogo: Libreria Il Castello di Carta, Vignola (MO) http://www.castellodicarta.it/

Ospite: Bernard Friot, scrittore francese ormai conosciuto dovunque, ex insegnante di lingue, divertente e dissacrante nel senso buono della parola, vicino al "sentire" di bambini e ragazzi più di tanti altri scrittori, uomo intelligentissimo e spiritoso (ma sarà davvero francese? Scherzo, ovviamente!)

Pubblico: numerosissimo e attentissimo, bambini timidi solo nei primi 10 minuti e poi via alle domande, molte mamme, alcuni papà (!). Poche sedie, molti cuscini come deve essere

Incontro: Sara legge molto bene alcuni brani dei libri di Friot e dialoga con lo scrittore che risponde pronto, racontando episodi della sua infanzia e adolescenza. Bella la citazione dei nomi di chi ha tradotto i suoi libri in italiano (spesso del traduttore non compare nemmeno il nome, oppure il suo nome è scritto così in piccolo che manco lo si vede)

Fine: Sara comunica che Friot è in tour in tutta Italia e che deve scappare con lui (in senso figurato, o picture sense) alla Biblioteca Delfini di Modena, ma si deve rimandare la partenza perché tutti i bambini e i grandi vogliono comprare i suoi libri (Milena è in agguato come la più esperta delle fatestreghe venditrici!), vogliono, come è giusto che sia, la dedica: Bernard si siede al tavolo per le firme e pare non si debba alzare mai più, c'è una fila come in posta! Successo, successo











Dei libri di Friot, pubblicati da Il Castoro, ne parlano ormai tutti, ma ce n'è uno, pubblicato dai Topipittori nella collana Gli anni in tasca, tradotto da Giovanna Zoboli, che suscita ancora emozioni e discussioni contrastanti: Un altro me, un libro duro, autentico, sofferto, da leggere soprattutto ai ragazzi, un libro che fa pensare molto, che ti fa scegliere di stare dalla parte dei ragazzi, una volta tanto e, pertanto, un libro che sembra ancora "spaventare" librai, bibliotecari, insegnanti. Bernard ne parla poco (sono più i bambini che i ragazzi in sala), ma gli occhi gli luccicano come se lo stesse ancora scrivendo. Un libro così è una sfida, un invito alla consapevolezza del leggere, del mettersi in relazione con la propria storia (e con la storia di ognuno di noi), del vivere. Sono rimasto turbato molto quando l'ho letto per la prima volta, non sapevo che dirne, mi pareva un "esercizio". Ora so che è un libro vero, carne e sangue, gioia e dolore,  parole e silenzi. Grazie, Bernard.

leggete, leggete...

p.s.: Bernard parla un italiano stupendo, deliziosi alcuni suoi accenti, che mi suggeriscono un prensiero profondo: i bambini italiani non dovranno avere mai più paùra, ma pàura di fronte alla reàlta, ormai dovrebbero essere abituati al fatto che, come dice Lovecraft, il sentimento più àntico dell'uomo è la pàura! Scusa, Bernard, ma l'omino ex-tondo è un burlone patentato!

E lunedì 12, sempre a Il Castello di carta, un'altra "grande": Giusi Quarenghi. Presenterà I tre porcellini, illustrato da Chiara Carrer (Topipittori). Accorrete, accorrete...

venerdì 9 novembre 2012

tornerò?

travolto da un insolito destino (a dire il vero molto, ma molto solito: lavoro, scrittura, incontri, giterelle, fannullismo puro e semplice, dieta, ecc.), ho trascurato il blog (chiedo scusa). E' però con consapevole autorevolezza (?) che mi accingo ad annunciare il mio strombazzante rientro tra coloro che scrivono pensieri e parole (senza scomodare né Mogol né Battisti). Perché, chiederete voi? Si stava bene ugualmente anche senza dover andare sul blog del Riccio, la vita ci sorrideva ugualmente a tratti, che palle, ma cosa avrà ancora da dire, tanto fingo di leggere... e altri inconfessabili pensieri.

Perché sì, perché ho voglia di farlo, perché mi è piaciuto, perché mi va... perché, nella totale indifferenza dei più, la mia vita è cambiata e, di conseguenza, anche la vostra vita è cambiata. Ci siamo lasciati in regime di democrazia parlamentare, ci ritroviamo in regime di monarchia illuminata e... sorpresa, io sono il vostro RE (e non la nota musicale!).

Non ci credete? Eccomi a voi, quale monarca illuminato, democratico, non-grillino, piccolino, rotondetto, la rondine sotto il tetto, commovente a rubinetto... (ho sempre odiato i puntini di sospensione, ma ora, da RE, li uso come pare a me). In tempi di dura crisi economica e politica, come si dice, è necessario un uomo forte, è necessario chiedersi non quello che il nostro paese può fare per noi, bensì quello che un nuovo RE può fare per il nostro paese! Dopo Osama e Obama, ora c'è Omama! (si può pronunciare anche Omammamia! oppure Omadonna!).



sintesi dei fatti e delle news dal N.R.D.I.  (Nuovo Regno d'Italia):

1) Mo Yan ha vinto il Nobel per la letteratura (chi non ha letto "Il supplizio del legno di sandalo", lo faccia subito, il dolore poi passa, ve lo giuro!), leggete leggete
2) Alessandro Piperno ha vinto un premio liquoroso (chi ha letto i suoi libri vince un Buono Maalox 2012)
3) Mi sono strappato a morsi una verruca dal dito indice della mano destra (scoprendo solo allora, che si trattava di una verruca, dopo corsa in farmacia per sanguinamento abbondante); aspetto chi me la bruci definitivamente, offresi sorriso ed eterna riconoscenza
4) Non è uscito nessun nuovo libro mio, per la gioia di tutto il mondo dei lettori, mentre sono usciti bellissimi e nuovissimi libri di artisti bravissimi: Alicia Baladan, Simone Rea, Giusi Quarenghi, il maestro Roberto Piumini, Antonio Ferrara. Altri bellissimi libri sono in uscita: Ninamasina, Marta Iorio, e tanti altri bravissimi scrittori e illustratori (si vedano i blog che seguo con le novità), cercate, cercate
5) Elisabetta Cremaschi ha ricominciato a farci stupire e maravigliare sul suo blog Gavroche (Betti è stata inoltre l'anima di progetti per le zone colpite dal terremoto, come avevo già scritto alcuni post addietro [che bella la parola "addietro"!], leggetela, leggetela
6) Se dovete regalare l'ultimo Murakami, attenzione a non fare come me che mi sono sbagliato e ho regalato il libro 3° a chi non aveva ancora letto il libro 1° e 2° che sono in un volume unico (c'è anche chi ha ricevuto in regalo il lunghissimo volume di Bolano e mi ha tormentato per un mese che c'era qualcosa del libro che le sfuggiva, scoprendo così che le avevo regalato l'ultima parte, la mia distrazione sta peggiorando, non dite a nessuno che faccio il bibliotecario!)
7) notizia non pervenuta, ma siccome i peccati capitali sono 7, mi piaceva mettere il numero 7, tutto qua.

Bene, sfogare mi sono sfogato, amati sudditi. In breve: ritornerò presto, qualunque cosa pensiate.

Ciao, S.A.R. Vittorio ( ma potete chiamarmi Vit) Emanuele IV

il re tondo che...