mercoledì 27 novembre 2013

il poeta-maggiordomo (decaduto)

oggi, 27 novembre 2013...

sono sempre stato un fan di Francesco De Gregori e quindi non ho difficoltà a condividere una sua famosa frase e canzone "i poeti che brutte creature" (De Andrè, poi, non se la sentì di usare le stesse parole e preferì cambiarle in "i poeti che strane creature"). Ebbene, visto che mi sono ripromesso di scrivere questo breve post senza mai, e dico mai, citare il nome del decaduto, cerco di attirare l'attenzione sul poeta-maggiordomo, inquilino nella villa del capo (decaduto), quel cucciolone dagli occhi che tracimano intelligenza e sensibilità: Sandro Bondi.

Ecco alcune sue poesie:



Alla segretaria del Cavaliere, Marinella
Muto segreto
inconfessata attesa
desiderata armonia
inavvertita fortezza
             sospirata carezza d’amore

A Veronica Lario in Berlusconi
Bellezza del soccorso
sensuale ironia
             vigore dell’amore
             intrepida solitudine

A Rosa Bossi in Berlusconi
Mani dello spirito
Anima trasfusa.
Abbraccio d’amore
            Madre di Dio

A Silvio
Vita assaporata
Vita preceduta
Vita inseguita
Vita amata
Vita vitale
Vita ritrovata
Vita splendente
Vita disvelata
           Vita nova

Queste e altre poesie sono state pubblicate su Vanity Fair (povero Thackeray!), cui presumo appartengano i diritti d’autore.

Sarebbe necessario, a questo punto, un commento critico che si dilungasse nel sottolineare la profondità dei concetti espressi, la scelta accuratissima del vocabolario, la coraggiosa iterazione del sostantivo inziale, il "tu" come apertura all'altro e disponibilità al dialogo, la pacatezza dell'omaggio, la leggerezza dei testi di poesia "d'occasione", la levigatezza del dettato, la transustanziazione del verbo assente, l'allitterazione elegante ("vita vitale" sic!), l'onestà e autenticità del sentimento, l'assenza di qualsivoglia piaggeria, la densità ritmica. (non ho avuto occasione di leggere il parere del giornalista o critico Vomity Fair, chiedo aiuto).

Perché, allora, mi viene solo un grillesco vaff.......? Perché?  Non volevo assolutamente dare risalto a questo poeta, pardòn, brutta creatura, ma quando l'ho visto urlare "Vergognatevi!", mi sono detto, 'va bene, io ci sto a vergognarmi, e tu?'. La faccio poco lunga: ma vaffanculo, poeta-maggiordomo! E che la Madonna, quella vera e non la madre del decaduto, almeno si irriti un pochino e ti mandi una diarrea. E' il minimo che le si possa chiedere! Scusatemi, dopo le levigate e studiatissime parole di Bondi, la parola diarrea può suonare davvero blasfema, ma mi è scappata.

ce l'ho fatta, non ho citato il nome del decaduto! I poeti, che furbe creature... 


4 commenti:

  1. Risposte
    1. non credi, misterioso lettore, mon semblable, mon frère?

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    2. Scrivere di lui ... (elle minuscolo) è chiaro che ti cresce l'inchiostro!

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  2. Sei un grande, Alessandro!
    Ho apprezzato tanto :D

    Laura

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