venerdì 2 marzo 2012

nuovo omaggio a Olivetti


Non so se Laura Curino abbia ancora, tra le sue proposte di spettacoli, quello dedicato ad Adriano Olivetti (visto a Porretta Terme alcuni anni fa), ma se lo trovate in programma da qualche parte, andate a vederlo. Laura, con la su straordinaria capacità “narrante”, rende omaggio a un italiano di cui andare fieri (cosa quanto mai necessaria in questi tempi di vergogne nazionali). Oggi, sul belblog Zazienews (il blog delle Giannine), Silvana Sola recensisce un graphic novel dedicato a Olivetti e pubblicato da BeccoGiallo. Grazie quindi a Laura e a Silvana. Leggete, leggete…

venerdì 2 marzo 2012

Ivrea 2061, storia di una meravigliosa Utopia 

 

Il 27 febbraio di quarantadue anni fa moriva Adriano Olivetti. Aveva cinquantanove anni.
Quanto avrebbe fatto ancora se la morte non fosse arrivata così presto. Di lui si parla in una graphic novel uscita l’ottobre scorso, in catalogo per BeccoGiallo, titolato Adriano Olivetti, un secolo troppo presto. Il libro è una tesi di laurea sul fumetto contemporaneo, assegnata in un tempo futuro. La giovane relatrice, nell’introduzione, dice le ragioni della sua scelta, tutte importanti. Sottolinea la dimensione profetica delle idee olivettiane e conclude con un omaggio ai festeggiamenti del duecentesimo dell’Unità d’Italia. Siamo infatti nel 2061 e il libro ci riporta un’intervista impossibile al grande imprenditore, intellettuale, uomo di cultura e di politica, capace di modificare il presente e di immaginare un futuro per il paese Italia.
Il libro, che porta la firma di Marco Peroni e Riccardo Cecchetti, raccoglie pensieri, segni e li mette in pagine con matite, ritagli, cere, caratteri da macchina da scrivere, un libro per lettori grandi che hanno voglia di scoprire una straordinaria storia italiana, spesso liquidata con il termine utopia.
“Se teorizzo qualcosa di apparentemente irrealizzabile, incontro sicuramente il consenso di qualche salotto. Se vado oltre, spiegando come realizzarlo tecnicamente, nel dettaglio rischio di rendermi ridicolo. Se poi lo realizzo, vengo trattato con ostilità.”

Silvana Sola

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